In questi giorni sto leggendo un libro che per molti versi e’ fondamentale, e nel quale mi ritrovo molto:
-> Il computer invisibile

In pratica le idee che vi si possono trovare sono il buon senso nel capire la tecnologia…
Per molti versi simili a quelle di gandalf.it

Ci sono cose che la tecnologia ci dovrebbe permettere e che invece sono state perse per strada nella follia dell’evoluzione della tecnologia stessa: tra queste cose vi sono anche le finalita’ primarie degli oggetti che usiamo quotidianamente.

Partiamo dal computer.

In generale il computer dovrebbe fare queste cose, al di la’ degli orpelli grafici e quant’altro…

  • fornire un mezzo di registrazione della conoscenza, duttile e flessibile per facilitare la nostra vita
  • favorire le attivita’ quotidiane e quelle ripetitive, dandoci la possibilita’ di fare in minor tempo molte cose noiose, lasciandoci il tempo per dedicarci a quelle cose veramente importanti
  • facilitare il reperimento e la ricerca di informazioni, sia in Rete che nel pc stesso
  • essere nella sua evoluzione sempre piu’ semplice e trasparente nell’uso

Ora, io pretendo che alcune cose fondamentali nello sviluppo della tecnologia diventino scontate:
salvare i dati deve essere una cosa ormai scontata per il computer stesso, l’utente non dovrebbe nemmeno pensarci e nemmeno vedere la procedura di salvataggio ormai…

Tipo :
-> IntegrityIsJobOne

For any computer program that offers to record my knowledge,** integrity is job one**. No other feature matters if, after 20 minutes of editing, it crashes and throws away my work.

Si dovrebbe lasciare il computer stesso a governarsi, e non noi a dover sempre imparare come usarlo e come gestirlo: la tecnologia e’ un mezzo e non un fine.

Invece sappiamo molto, troppo bene che oggi non e’ certo cosi’.

E per tanti motivi.Troppi motivi.

Uno meno logico dell’altro.

Nei prox giorni un piccolo elenco di quello che penso.

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Ormai e’ un dato di fatto: il nostro approccio al desktop va cambiato e per fortuna sta anche cambiando…

Se ci pensate in effetti sono ormai praticamente 20 anni ( un’era geologica in informatica ) che di fatto non abbiamo cambiato il nostro modo di INTERAGIRE con le macchine… ma adesso it’s time to change :)

A mio parere vi sono due grossi cambiamenti in atto:

  • la Rete - ormai grazie alle tariffe flat e all’ADSL ad 1Mb la Rete diventa una cosa trasparente per l’utente medio, e quindi si possono costruire delle applicazioni su di essa come se fosse una specie di “bus” di un comune pc.. ( pensiamo alle sempre piu’ diffuse web application, gmail, flickr e del.icio.us )
  • i files e la loro ricerca - diciamo la verita’ il fatto di poter creare cartelle nel nostro disco inizia a starci stretto.. soprattutto come unico modo per accedere ai nostri dati…

Pensiamo a dischi sempre piu’ grandi e quindi sempre maggiore informazione:
pensare di poterla tenere organizzata in semplici cartelle e’ pura follia…

La verita’ e’ che ormai ci vogliono modalita’ piu’ flessibili di gestione, con tools potenti che ci vengono a dare una mano: l’esplosione della tag-mania risponde proprio a queste esigenze… e una volta che sia integrata in una tecnologia di sistema come quella di SpotLight potremo passare veramente ad un modo diverso e piu’ flessibile di interazione con il sistema computer..

Allo stesso modo tools semplici ma in grado di supportare la non-linearita’ dei nostri pensieri e del nostro modo di prendere appunti, come Tomboy, ci saranno sempre piu’ utili… e usando come formato XML poi potremo sempre rielaborare in qualsiasi modo quesgli stessi contenuti: l’uso di XML come formato standard portera’ a nuovi modi di interazione con i dati tra programmi…

Riferimenti:

-> Mono, desktops and some other thougths.
-> The Future of Gnome
-> Seven Cool Mono Apps

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Matteo Brunati

Attivista Open Data prima, studioso di Civic Hacking e dell’importanza del ruolo delle comunità in seguito, vengo dalle scienze dell’informazione, dove ho scoperto il Software libero e l’Open Source, il Semantic Web e la filosofia che guida lo sviluppo degli standard del World Wide Web e ne sono rimasto affascinato.
Il lavoro (dal 2018 in poi) mi ha portato ad occuparmi di Legal Tech, di Cyber Security e di Compliance, ambiti fortemente connessi l’uno all’altro e decisamente sfidanti.


Compliance Specialist SpazioDati
Appassionato #CivicHackingIT


Trento