Sta nascendo una sinergia notevole di intenti, tra un microblogging open source e decentralizzato, e il prototipo semantico che sto usando, SMOB, che avevo iniziato a mostrare qualche post fa.

Identi.ca e’ il nuovo Twitter in mano agli utenti, basato sul codice di questo progetto open, Laconi.ca.

Identi.ca is a micro-blogging service based on the Free Software Laconica tool.

If you register for an account, you can post small (140 chars or less) text notices about yourself, where you are, what you’re doing, or practically anything you want. You can also subscribe to the notices of your friends, or other people you’re interested in, and follow them on the Web or in an RSS feed.

Il mitico Dan ha unito gli intenti e lanciato il sasso nello stagno, come suo solito, in modo mirabile:
-> Be your own twitter: laconi.ca microblog platform and identi.ca

Continua a leggere

Lifestream, centralizzazione e decentralizzazione, social network, aggregazioni e identita’ online
Temi che ho affrontato in passato, e dei quali si cerca di sbrogliare la matassa.
Pian piano.
Il Giant Global Graph e’ sempre piu’ importante in effetti.

Mentre cerco di implementare il mio lifestream in forma semantica, [ alcune prove iniziali con twitter ] ho scovato questo nuovo tool, semplice e ambizioso a suo modo:
-> SWURL - Bring your web life together.

Da una delle fonti segnalate a fine post:

Web site Swurl aggregates your online activity in a simple blog-like format. From del.icio.us bookmarks and favorite YouTube videos to Twitter posts and Flickr photos, Swurl pulls it all into a simple blog-like interface. On the surface Swurl sounds similar to previously mentioned FriendFeed, but it’s actually got a much different feel and offers a lot of customization. Swurl’s timeline feature stands out most, placing your links, photos, and other activities on a calendar timeline.

Il mio e’ questo:
-> Dagoneye.on.SWURL

Visto il mio utilizzo smodato del tumblr, mi facilita non poco la vita…

Alcune note al volo:

  • il contenuto viene prelevato da una serie di servizi, ma non da flussi RSS generici, come potrebbe essere Friendfeed - _mi ci devo iscrivere a questo punto _
  • la ricerca live sul proprio tumblr e’ davvero una bomba: con lo scotto che tutto il materiale aggregato pero’ di fatto viene copiato dalle fonti e non semplicemente referenziato - giusto o sbagliato, ci devo pensare
  • semplice ed immediato, come piace a me
  • si puo’ commentare e creare discussione senza essere iscritti al servizio: un altro modo di spostare i commenti e le discussioni al di fuori del blog - magari inserendo un widget, si puo’ ri-portarle all’interno del blog stesso pero’
  • visualizzazione incrementale della home del proprio profilo, a la’ google reader, per capirci
  • visualizzazione a timeline, in stile archivio tumblr, ma resa migliore - da vedere con la timeline del progetto SIMILE magari, come evoluzione
  • riemerge il dilemma della duplicazione dell’informazione: come tumblr copia dell’informazione pre-esistente, forse swurl lo fa ancora piu’ massicciamente? E’ sana questa cosa? Pensandolo con il network effect cosa si crea?
  • riemerge sempre piu’ il bisogno di tool adatti ad esigenze latenti di attenzione e di forma espressiva, nonche’ di tempo, per comunicare online: dove questi bisogni latenti creano dei network sociali tra persone reali altrettanto latenti, che non necessariamente coincidono

Via Hands On, cito:

“RSS aggregator vs blog,” Sit continued. “For example FriendFeed uses Blogspot for their blog, we use Swurl for our own company blog. Different problems we are focused on.” Indeed, that is a good way way to summarize the fundamental different that sets Swurl apart. While FriendFeed and similar services focus on information aggregation via RSS technologies and links to original content, Swurl allows users to build a truly centralized, full-content blog that visitors almost never have to venture away from if they don’t want.

Ho voluto provarlo per riflettere meglio sulla faccenda, da vedere poi se verra’ tenuto oppure no.
Ma intanto se si vuole imparare ad inserire il semantic web in tools del genere, dei quali sentiamo l’esigenza, occorre capire dove siamo e dove si possa migliorare l’oggi.
Usandoli e capendone i vantaggi e i limiti.

Centralizzazione e decentralizzazione, in un equilibrio infinito probabilmente.

Un test di FriendFeed s’ha da fare, per capire cosa sta spostando nelle nostre abitudini e come si possa gestire al meglio tutto questo.

Qualcuno che mi porti la sua esperienza su FriendFeed, cosi’ lo inquadro al volo? .)
Gracias...

Riferimenti

in inglese
-> Swurl: Your Lifestream, Made Beautiful
-> Hands on: Swurl aggregates your web life
-> Swurl - somewhere between FriendFeed and Tumblr
-> Swurl - scrapbook your digital life
in italiano
-> Vita Digitale: swurl.com Timeline
-> Swurl: timeline visiva

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-> Tumblr e il suo utilizzo come blocco appunti: e l’effetto Rete?

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Partiamo da alcuni spunti:

Fonti trasversali sulle quali riflettere
-> iPhone 3G: Ecco dov’era finito il Trusted Computing… sta tutto lì dentro!
-> Pensate di prendervi un iPhone 3G e craccarlo? Pensateci due volte
-> iPhone 3G e firmware 2.0: barriera contro l’unlock?
-> Sblocco iPhone 2G e firmware 2.0: attenzione
-> Meme: la conversazione su Iphone 3G
-> Da oggi disponibile FreeRunner, il telefonino davvero “open” basato su Linux
-> iPhone 3G libero ma non troppo
-> ARM1176JZ(F)-S

Cosa emerge: che ci stiamo spostando sempre piu’ verso l’era dell’accesso, piu’ che del possesso.
Solo che non ce ne siamo ancora accorti, e ci fanno sborsare fantastilioni per farci credere che compriamo qualcosa, e che quella cosa e’ nostra e sotto il nostro controllo, ma non lo e’ piu’.

Questo e’ il problema.
O meglio: non sarebbe un problema se ci fosse un equilibrio tra le parti ed una maggiore consapevolezza su questa cosa.
Accesso contro possesso, in un equilibrio sano di vendita.

Iphone in questo momento, e’ un esempio eclatante di un equilibrio squilibrato che si tenta di creare a danno dell’utente, che diventa troppo succube di un servizio e di un prodotto, che, soprattutto in Italia viene abbinato all’accesso a Internet mobile a prezzi di un mutuo per la casa, con un effetto finale incredibile!!

Oltre che di un oggetto, che, anche se comprato, non e’ piu’ in mano all’utente, ma al produttore.
Palladium docet.

Al di la’ degli ovvi vantaggi intrinsechi al manufatto, che non metto in discussione, anzi, e alla capacita’ di rompere alcuni schemi consolidati delle logiche di mercato da parte dei produttori.
[ ne avevo parlato a suo tempo in effetti: Origami, Nokia 770, N800, Iphone e l’uomo… ]

Con che contropartita, pero’?

Palladium + Iphone 3G + Firmware 2.0: un’accoppiata davvero pesante.
-> iPhone 3G: il firmware 2.0 sembra inviolabile

Quanto ci serve davvero l’Internet Mobile, a questi prezzi, e a queste condizioni?

Dove non posso collegare l’Iphone a qualsiasi hot-spot FON o simile, come faccio con l’N800, insomma…
Dove non posso distribuire il costo della mia connessione wi-fi casalinga, su n dispositivi che compro e che potrei usare a mio vantaggio?
Dove i Mercati al posto di sovrapporsi in sinergie vantaggiose, si ostacolano e sovrappongono in scontri a danno dell’utente e a vantaggio degli operatori…
Dove il consumatore attivo e intelligente viene trattato alla stregua della casalinga di Voghera, perche’ la comunicazione di massa finge di trattare tutti come persone inconsapevoli delle logiche della Rete…
E delle capacita’ tecnologiche dei dispositivi che andriamo a comprare.

La Rete in mobilita’ DEVE essere neutrale nei confronti dell’operatore e dell’accesso, se mi dovete chiedere cosi’ tanti soldi in cambio.
Altrimenti, nisba.
Fa pensare davvero molto la cosa.
Vedremo con le vendite, son curioso.

Concordo con alberto, e’ troppo come concessione.
Per quanto riguarda che siamo del settore, e dovremo averne uno, e’ vero, ma fino ad un certo punto.

Ci sono sempre gli emulatori comunque, per iniziare a pensare in piccolo .)

Alla fine comunque e’ importante avere sotto controllo la nostra rete sociale primaria: i contatti del nostro cellulare, gli sms inviati e ricevuti e i relativi compleanni.
Tutto reso in vcard e via dicendo.
Questo deve essere una condizione necessaria e sufficiente, dalla quale partire.
E della quale parlare anche.

Oltre al fatto che il telefono deve telefonare.
E deve poter cadere, finire in posti discutibili senza dover rischiare casa e mutuo per ricomprarlo .)

Domanda relativa a questa cosa: ma perche’ dopo anni di bluetooth e di diffusione della tecnologia abbiamo ancora telefoni sprovvisti di tale requisito? E il bluetooth costa ancora un botto?
Come spostare agevolmente la nostra rete sociale primaria senza perdere tempo a copiarci tutto a mano?
Questo a mio parere e’ molto piu’ importante di avere la fotocamera integrata.

La rubrica e’ la nostra memoria sociale, e la nostra PRIMA e piu’ FORTE SOCIAL NETWORK di sempre.
E sempre lo sara’.

Accennniamo adesso ad Openmoko, che terro’ d’occhio sempre piu’ come risposta della collettivita’ a crare un equilibrio piu’ sano forse…
OpenMoko Frerunner puo’ essere un inizio.
Una breve recensione a lato development via ArsTechnica.
Il fatto di supportare attivamente la Free Software Foundation proprio per la liberta’ che ci permette di avere mi porta non ad essere troppo di parte, ma a puntare il dito su un equilibrio troppo a senso unico, in questo caso.

Intanto un po’ di video fatti proprio dagli utenti… mi pare.

Crowdsourcing at work :)

ps - alcuni video son proprio folli!!!!

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Matteo Brunati

Attivista Open Data prima, studioso di Civic Hacking e dell’importanza del ruolo delle comunità in seguito, vengo dalle scienze dell’informazione, dove ho scoperto il Software libero e l’Open Source, il Semantic Web e la filosofia che guida lo sviluppo degli standard del World Wide Web e ne sono rimasto affascinato.
Il lavoro (dal 2018 in poi) mi ha portato ad occuparmi di Legal Tech, di Cyber Security e di Compliance, ambiti fortemente connessi l’uno all’altro e decisamente sfidanti.


Compliance Specialist SpazioDati
Appassionato #CivicHackingIT


Trento