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[ _piccola nota: adesso il servizio e’ up, per fortuna…
Ma il problema e’ che dal 18 al 20 non era per nulla accessibile, quindi qc riflessione si puo’ fare… _]

A quanto pare il mio fido del.icio.us ha ancora problemi… [ ne avevo gia’ parlato qc post fa ]
-> continued hiccups

Non ci voleva: pero’ proprio quando viene acquistato ecco sorgere problemi.. Anche se non direttamente collegato, suona alquanto strano…

Leggendo alcuni commenti nel blog di del.icio.us si possono trovare le posizioni piu’ disparate… Il problema e’ che alcune sono legittime:

  • quando uso uno strumento come questo, il mio lavoro quotidiano ne dipende per forza ( sia esso studio o svago o vero e prorio lavoro ); la cosa diviene palese in occasioni come questa… Ora ho 15 tab aperti da salvare in qc modo…
  • il servizio e’ centralizzato e per quanto strano puo’ rompersi e risultare inattivo per del tempo.. proprio come era successo a Google qualche tempo fa [ in realta’ era un problema di accesso della Telecom nazionale, ma il servizio e’ rimasto inaccessibile per diverse ore ]…Potremmo mai rimanere due giorni senza Google ad esempio?
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Ci si rende conto di una cosa proprio quando questa viene a mancare…

Oggi per motivi ancora da chiarire il servizio del.icio.us e’ andato giu’ completamente e al momento e’ in piedi parzialmente…

E’ bello vedere la pagina di Technorati in questi casi per informarsi della cosa, visto che al momento la voce delicious risulta al 6 posto della Top Ten delle ricerche…

Questo si che e’ uso sociale della Rete: e Live per giunta…

Una piccola evoluzione se pensiamo solo al Web di qualche anno fa…

Ma la domanda sorge spontanea: in questi casi cosa si fa?
Come dice Enjooy :

Fortunately, bookmarks can be accessed. The problem is that I rely on Del.icio.us too much. I don’t know whether the power failure can tell us something about the futher of the delicious and its performance in the control of Yahoo!.

Diamo per scontata la Rete, il suo accesso e i suoi servizi: e adesso che dipendero’ sempre piu’ da lei come faremo senza?

Avremo delle nuove crisi d’astinenza? :)
Spero di no: pero’ un pensierino lo faccio…

In tema di semantic web e’ una cosa che mi risulta sempre piu’ chiara: **programmi lato server che gestiscano i propri bookmark e via dicendo secondo la metodologia Web2.0, ma che restano sotto il controllo dell’utente che li installa nel proprio dominio…
E un qualche modo di aggregazione costante dei contenuti, usando RDF e SPARQL ad esempio ma non solo: i dati in mano agli utenti che ne hanno il pieno controllo e servizi centralizzati di aggregazione…
**
A livello del traffico sarebbe un problema, pero’ e’ sicuramente un’idea da migliorare,no?

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La notizia deve far riflettere…

La segnalazione e la partenza di tutto e’ grazie al solito Danny Ayers, un passo molto avanti agli altri…
-> Yummy!

Ma anche in Italia c’e’ fermento nella blogosfera e tra tutti segnalo Marco Montemagno:

-> del.icio.us acquistato da yahoo!

Al di la’ delle ovvie considerazioni economiche e di posizione di Yahoo nel futuro prossimo del web2.0, [ ricordiamoci che ha gia’ acquisito anche Flickr ] dal mio punto di vista ci sono altre riflessioni da fare: riguardo alla natura sociale di del.icio.us e al ruolo degli utenti e dei loro dati

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Matteo Brunati

Attivista Open Data prima, studioso di Civic Hacking e dell’importanza del ruolo delle comunità in seguito, vengo dalle scienze dell’informazione, dove ho scoperto il Software libero e l’Open Source, il Semantic Web e la filosofia che guida lo sviluppo degli standard del World Wide Web e ne sono rimasto affascinato.
Il lavoro (dal 2018 in poi) mi ha portato ad occuparmi di Legal Tech, di Cyber Security e di Compliance, ambiti fortemente connessi l’uno all’altro e decisamente sfidanti.


Compliance Specialist SpazioDati
Appassionato #CivicHackingIT


Trento