In questo periodo sto riflettendo sulla potenza di un mezzo libero e sempre migliorabile come il wiki e come riferimento come non pensare a Wikipedia?…

Cosi’ visto che ho preso anche l’ultima Garzantina Universale, un modo veloce per reperire informazioni su molte cose in assenza di Internet, perche’ non provare a vedere alcune voci su questioni scomode?

Lo scopo e’ mettere in luce alcune caratteristiche dei nuovi media, ma soprattutto vorrei dare un piccolo spunto sulla reale obbiettivita’ dei fatti e della nostra interpretazione degli stessi: siamo liberi o e’ meglio sapere i nostri limiti e vedere tutti i punti di vista?

Non ho certo risposte: solo spunti di discussione e di riflessione…

AGGIORNAMENTO: e’ notizia di questi giorni che per cause complesse l’editing anonimo per ora e’ disabilitato e occorre registrarsi per modificare le pagine di Wikipedia

-> Wikipedia, stop ai contributi anonimi
Io mi trovo d’accordo con l’iniziativa, occorre responsabilizzare l’utenza…

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[ crosspost su VoIT ]

Questa notizia merita almeno una segnalazione…

A school in Arizona, US, has thrown out its paper-based text books and is relying solely on laptops and digital material to teach its pupils.

E per quanto riguarda i soldi…

Providing all the pupils with Apple iBooks did not dent the school’s budget as much as might be expected. But part of that is down to the school having been newly built.

The money that was budgeted to buy text books, which was about $500 a student, was spent instead on the laptops.

“Our laptops cost is about $800 per pupil. Our net cost is probably $100 to $200 more than if we had used text books,” he says.

By giving all the students a laptop computer, the school has done away with computer laboratories too.

Sicuramente un’iniziativa da tenere d’occhio, anche se su alcuni punti discutibile…

Ma sicuramente interessante come esperimento…

“Some classes are relying primarily on a service, where you need a password to get to it.
Some classes’ teachers are using electronic text books as a resource - not as a primary tool but as a resource and then a lot of our classes are relying very heavily on simply free material that is available on the internet.”

One of the big advantages to this approach, he says, is that teachers have a lot more opportunity to choose material that is particularly relevant to that subject.

In effetti dare come compiti che so, aggiungere materiale a Wikipedia oppure trovare spunti di discussione dalle discussioni stesse su Wikipedia non sarebbe male,no?

E avere un tutor come nella foto non sarebbe altrettanto male.. :)

Riferimenti:

-> Diary of a laptop school pupil
-> US school swaps books for bytes

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Chi non conosce Wikipedia?

Wikipedia ha usato l’immediatezza del wiki per costruire in pochi anni un’opera mai tentata dall’uomo: una enciclopedia infinita sia nello spazio che nel tempo in piu’ lingue possibili…

Che e’ e rimarra’ sempre libera sotto la licenza GNU Free Documentation License..

Un’opera che sta toccando vertici mai visti e il cui lavoro si basa sul volontariato delle persone che si cimentano ad arricchirne i contenuti. ( in italiano quasi 40.000 articoli !! )

Non staro’ qui a discutere di questo, ma del fatto che per ora non fa uso delle tecnologie semantiche… e qualcuno ha giustamente iniziato a chiedersi come poter trarre vantaggio dall’inserimento di queste metodologie nel motore sottostante di Wikipedia…

C’e’ un interessante scambio su questa pagina della versione in inglese:

-> Semantic Wikipedia proposal

In pratica il problema oltre che essere tecnico e’ anche di approccio:

Wikipedia ha finora avuto successo perche’ e’ abbastanza semplice una volta imparata la sintassi e la consuetudine riuscire a diventare redattori di contenuto che sappiamo…

Inserire a livello utente qualcosa di complesso minerebbe nelle fondamenta questa usabilita’ e quindi l’opera stessa: come fare?

In realta’ come qualcuno aveva fatto notare se c’e’ qualcosa da inserire questo deve essere fatto a livello base e l’utente deve solo vederne gli effetti positivi e non la complessita’ dell’uso di eventuali ontologie o quant’altro…

L’effetto sarebbe quello di riuscire a collegare in modo automatico alcune cose base dal sistema stesso senza che sia una persona a doverlo fare… bello,no?

Problema: a mio parere e’ un tentativo pazzesco.. nel senso che non riusciremo mai a creare delle ontologie che coprano tutto lo scibile umano sia perche’ ne sarebbe una versione molto ridotta sia perche’ richiederebbe un lavoro immenso..

e alcuni pensano nemmeno possibile…

Significherebbe far entrare tutto entro schemi decisi… tutto categorizzato e’ alquanto improbabile soprattutto su temi ambigui…

Pero’ credo che su alcune aree di difficile ambiguita’ qualcosa si possa fare…

Parecchio materiale per chi volesse approfondire questo tema e’ qui:

-> Wikipedia_talk:Categorization

Sara’ interessante farne un sunto.. per vedere in pratica i problemi di visione rispetto a queste tematiche: complesse sia dal lato tecnico ma soprattutto dal lato pratico e di approccio…

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Matteo Brunati

Attivista Open Data prima, studioso di Civic Hacking e dell’importanza del ruolo delle comunità in seguito, vengo dalle scienze dell’informazione, dove ho scoperto il Software libero e l’Open Source, il Semantic Web e la filosofia che guida lo sviluppo degli standard del World Wide Web e ne sono rimasto affascinato.
Il lavoro (dal 2018 in poi) mi ha portato ad occuparmi di Legal Tech, di Cyber Security e di Compliance, ambiti fortemente connessi l’uno all’altro e decisamente sfidanti.


Compliance Specialist SpazioDati
Appassionato #CivicHackingIT


Trento