Ora, a volte la conoscenza fa male…
Ma e’ piu’ forte di me, davvero.

-> 72. Ma non ditelo in giro…
Imbottigliato nel traffico prima, nel tornare a casetta, cercavo di non pensare…

Strano ma vero, che si faccia davvero finta di nulla? Non proprio.
All’apertura della settimana entrante, forse si dira’ qualcosa.
Nel weekend bisogna muoversi, bisogna consumare.
Altrimenti, cosa stiamo qua a fare?
Diamo una mano all’economia,no?
[ forse in tema, un vecchio e piu’ lungo sfogo personale… ]

E tutti ad essere contenti della nuova Fiat 500: un’occasione davvero persa per rispondere ai nostri reali bisogni di mobilita’ e di decrescita felice.
Altro che cultura italiana. [ avrei preferito una cosa del genere, a dirla tutta… ]

Pero’ questa cosa, be’, mi tira su il morale:
-> Il miglior Paese del mondo in cui vivere… dopo.

Gli italiani sono estremamente adattabili, lo dimostra il fatto che hanno abitato la loro penisola per millenni. Un giornalista italiano ha notato che, malgrado i suoi concittadini non amino le regole, sanno molto bene cosa è nel loro interesse. C’è speranza in questo, e nel fatto che l’infrastruttura italiana potrebbe essere una delle più adatte per il futuro a bassa energia in cui siamo diretti.

Mah.
Strano ma vero.
E’ ora di finirla.
Forse.

Concordo con la democrazia emergente che spiega molto bene Luca De Biase:
-> Democrazia emergente

La soluzione mediatica non è in un blog o in un altro. Il medium emergente è fatto dell’insieme dei blog che consente a ciascuno di esprimersi e a tutti di connettersi. E’ fatto di persone che scrivono, leggono e trasmettono. L’influenza di ciascuno può essere più o meno grande. Ma la differenza a livello di sistema mediatico la fa l’insieme dei blog.

E non e’ nemmeno tanto sul blog o meno. Non e’ lo strumento ad essere il vero protagonista.
E’ la semplificazione della tecnologia per permettere la vera espressione dell’intelligenza collettiva, il fulcro della questione, dopo le Persone, of course.
Notevole la lista che fai, caro Luca:

1. Ci vogliono più blog. Perché questo aumenta l’audience e la ricchezza mediatica della blogosfera, accrescendo le probabilità di una produzione di contenuti influente.
2. Ci vogliono più blog orientati a raccontare fatti che i media tradizionali tralasciano.
3. Ci vogliono più blog orientati a criticare i fatti come vengono raccontati dai media tradizionali.
4. Ci vogliono più strumenti di confronto tra le opinioni emergenti tra i blog.
5. Ci vogliono più luoghi di sintesi per seguire meglio i punti di vista emergenti nella blogofera.

Io aggiungo:
ci vuole una modalita’ piu’ semplice di emersione dell’informazione e dei LEGAMI tra i fatti e le opinioni.

E qui si puo’ essere ottimisti.
Ma occorre stare attenti.
E molto.

Ho voglia di essere polemico, almeno un po’.
Concedetemelo.
[ _un vecchio appello… _]

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Vivere la Rete significa anche essere in un flusso continuo di stimolazioni e innovazioni, di chiacchere e di nuove possibilita’, di persone e identita’, di cervelli e pensieri.

Non credo ci sia qualcosa di piu’ stimolante dove poter pure lavorare.

Dare uno scossone alla pubblicita’, dandole il giusto equilibrio nelle nostre vite e un’etica che ormai ha perso, sono alcuni degli obiettivi di Metafora AD Network , e devo dire che poter dare anche il proprio contributo e’ quanto mai bello e gratificante.
Oltre che divertente. Ve l’assicuro. [ queste le mie motivazioni per l’entrata in questa bella iniziativa ]

E’ quasi come andare al voto alle elezioni: siamo pienamente consapevoli e possiamo dire la nostra. In tutte le cose che ci capitano sotto il naso.

Non mi sembra davvero poco.

Da oggi Metafora offre la possibilita’ alle persone che sanno giocare con la Rete e con il marketing, di crescere e lavorare a tempo pieno in queste tematiche: se chi legge pensa di avere la voglia e le caratteristiche per un compito di questo tipo, allora e’ meglio rimandarvi all’ottimo sunto di Sergio:
-> Sei il cervello che fa per noi?

Questa invece e’ la proposta di lavoro ufficialmente “fuor di Metafora“ :) :
-> Metafora AD Network assume. Ci stai?

Metafora AD Network cresce e Apogeo, che l’ha tenuta a battesimo, ha deciso di assumere una persona da assegnare in modo stabile alla promozione del progetto, all’organizzazione delle attività e alla gestione degli inserzionisti.

Le Persone sono la Rete.
La Rete e’ delle Persone.
Ergo: mettiamoci in gioco e giochiamo .)

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Matteo Brunati

Attivista Open Data prima, studioso di Civic Hacking e dell’importanza del ruolo delle comunità in seguito, vengo dalle scienze dell’informazione, dove ho scoperto il Software libero e l’Open Source, il Semantic Web e la filosofia che guida lo sviluppo degli standard del World Wide Web e ne sono rimasto affascinato.
Il lavoro (dal 2018 in poi) mi ha portato ad occuparmi di Legal Tech, di Cyber Security e di Compliance, ambiti fortemente connessi l’uno all’altro e decisamente sfidanti.


Compliance Specialist SpazioDati
Appassionato #CivicHackingIT


Trento