Dopo le recenti discussioni intraprese sulla gestione della propria identita’ digitale ( fatto un passo avanti a partire da questo post ), e del proprio Social Graph, sto preparando e completando alcuni tasselli per i miei passi successivi… ( alcuni anche in corso d’opera da questo post )

Aggiornato il profilo FOAF con le persone che ho conosciuto direttamente nei miei giri per l’Italia di quest’anno, tra barcamp e aperitivi vari e il progetto Metafora, che mi entusiasma sempre piu’…

Oltre al fatto che ho completato il settaggio del profilo con le direttive emerse nel Linked Data tutorial, che consiglio di leggere davvero attentamente, e’ assolutamente imperdibile. ( un esempio su tutti, i link presenti rispetto ai miei interessi puntano tutti a risorse sotto il progetto Dbpedia )

Ok, direte voi, ma questa e’ una cosa tecnica: proviamo pero’ ad iniziare un viaggio di consapevolezza verso il mondo del FOAF e della sua malleabilita’. Da esempi e piccoli spunti di utilizzo…

Emerge subito una decisa divisione tra PRESENTAZIONE e CONTENUTO. Principio tanto ripetuto nel web design, quanto incompreso molte volte.
Una piccola prova con alcune diverse visualizzazioni da parte di browsers RDF generici, oppure orientati a vedere proprio il FOAF:

Il file contenente i dati e’ il medesimo, ma a seconda del servizio che si usa, o che vogliamo creare, quegli stessi dati possono essere renderizzati ed interrogati, aggregati e filtrati, come si vuole…
Ma il sistema e’ decentrato: sono gli altri servizi che raccolgono e aggiornano il singolo dato dal mio: distribuzione decentrata del MIO dato sui ALTRUI servizi… Scusate se e’ poco.

Dovrebbe valere cosi’ anche per molte altre cose… ( _energia in primis, dico io, ma stiamo divagando… _)

Aggiungiamo poi una questione tecnica di gestione della Content Negotation del file RDF [ alla meta’ di questo post un ottimo quadro della negoziazione dei contenuti ]: in parole povere quando noi con il browser chiediamo una risorsa, entrambe le parti ( il nostro browser e il web server che ospita tale risorsa ) si scambiano i formati che accettano e, secondo una scaletta di priorita’, lo scambio avviene con certi formati in tal modo condivisi.

Questo aspetto merita prove e post apposito, pero’… [ oltre al fatto che devo vedere meglio come renderla, ci sono idee discordanti al riguardo ]

Si puo’ provare l’effetto, sorpassando l’ostacolo della Content Negotation che dovro’ risolvere, installando il plugin del Tabulator di Sir Tim Berners Lee, che spalanca le possibilita’ di navigazione del browser…

The Tabulator Extension is an extension for Firefox that provides a human-readable interface for linked data. It is based on the Tabulator, a web-based interface for browsing RDF. Using Tabulator’s outline mode, query views, and back-end code, the Tabulator Extension integrates the browsing of linked data directly into the Firefox browser, making for a more natural and seamless experience when browsing linked data on the Web.

Dal Web di Documenti al Web di Dati.
Web of Data .)

Ne sono entusiasta, al pari di Danny, che non ha tutti i torti .)

After a few moments wondering what danbri had been smoking, I realised I was now browsing data. The Tabulator also allows editing of online data (through SPARQL update), which is intensely cool, though I didn’t have any joy with the demo Wiki.

Ho accennato all’inizio al discorso del Social Graph: tema di un altro post e di esempi ben piu’ forti e lampanti… [ qualcosa inerente anche a LinkedIn e all’importanza di FOAF ]

Qc idea casuale a braccio:il profilo FOAF contiene i servizi Web che utilizzo maggiormente, se inserisco poi come un rdf:SeeAlso anche i feed associati ad ogni servizio, posso facilmente aggregare poi via una query SPARQL le fonti che piu’ mi interessano e farne un mashup personale del flusso informativo… (work in progress )
Per poi iniziare a costruire qualcosa di interessante…

Una parte del LifeStream che si accennava qua e la’, insomma…
Terreno di prossimi esperimenti…

Being digital, diceva Granieri: impariamo a prenderci del tempo come esseri umani e lasciare gli automatismi alle macchine…

Semantic Web in progress

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Ok, questa e’ grossa, manco fosse il primo aprile…
-> Interactive Media Manager

IMM Introduces Powerful Metadata Framework
Interactive Media Manager introduces a powerful, XML-based metadata model that uses the Resource Description Framework (RDF) and Web Ontology Language (OWL) specifications from the World Wide Web Consortium. This RDF model allows companies to add nuance and intelligence to media management beyond what is possible with traditional metadata. Computers can automatically understand complex relationships between media assets and categories.
Potential benefits of this approach include: improved search relevance, enhanced workflow tracking, and automatic transfer of metadata properties to new assets during transcoding. Most importantly, the IMM RDF model overcomes traditional barriers to metadata sharing between external systems.

Giustamente, son perplesso: e non sono il solo… Anche David non scherza

But to create a production app and to talk about the advantages of RDF and OWL as open standards is impressive.

Mi son perso qualcosa: sembra che alla Microsoft qualcuno usi la testa, senza re-inventare la ruota e gli standard…
Via Henry

Ma allora Astoria ( altre info ), che re-inventa anche RDF? Mah…

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Dato anche l’interesse che ho nella trasparenza dei dati e dei servizi, e nella decentralizzazione del sapere, oltre che nella vision del Semantic Web, appoggio totalmente e senza modifiche questo post sul tema Linkedin, FOAF e apertura dei dati:
-> LinkedIn: The Career Platform

Sembra che ci siano delle interessanti direzioni possibili, ma non certo totali o semplici da gestire…

E le discussioni in merito sono interessanti, il filo della coerenza e’ molto sottile da infrangere…
-> Linking in - The “social networking” site turns out to be useful and practically fun.

Quello che manca a FOAF e’ proprio una piattaforma usabile e semplice per garantirne la diffusione e il passaparola.
Un po’ quello che sta accadendo con OpenID, in pratica.

Non credo sia un caso che, pur essendoci anche Tim Berners Lee, abbia SOLO 3 connessioni e inviti ad usare FOAF e sistemi aperti per la gestione della propria rete di contatti.
-> LinkedIn Profile of the creator of the World Wide Web

The FOAF system is open –** a web of people, no matter which communities they belong to, crossing community boundaries.**

Notevole il fatto che il progetto SIMILE abbia fatto un porting per esportare i dati in forma FOAF compatibile dalla propria rete di contatti presente in LinkedIn, e che quest’ultima bloccasse gli utenti che facevano questo.

Warning

It has been reported, that LinkedIn blocks user accounts on which the script has been run. Use with great caution!

Tempo fa discutevo della possibilita’ di togliere il feed RSS2.0 dal blog, e credo sia il caso di farlo a breve, quando aggiorno il tutto.
Atom e RSS1.0 ( RDF in pratica ) credo siano sufficienti.

Ovviamente bisognera’ cercare di gestire il redirect del feed RSS2.0.
Giusto per stare in tema, questo era il motivo principe per il quale non ho mai usato FeedBurner.
Mi toglieva il controllo sul feed, visto che andava a gestirlo lui.

E adesso che e’ stato comprato da Google, non mi dispiace affatto.
Ci sono persone interessanti come Shelley Powers, che si sono tolte dal servizio,appena saputa la notizia.

Buttiamo nel piatto anche questo: e’ un caso che sia stato Google a comprare FeedBurner?
E che non supporti nessun standard semantico?
Centralizzazione contro decentralizzazione, andiamo sempre li’ a finire…

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Matteo Brunati

Attivista Open Data prima, studioso di Civic Hacking e dell’importanza del ruolo delle comunità in seguito, vengo dalle scienze dell’informazione, dove ho scoperto il Software libero e l’Open Source, il Semantic Web e la filosofia che guida lo sviluppo degli standard del World Wide Web e ne sono rimasto affascinato.
Il lavoro (dal 2018 in poi) mi ha portato ad occuparmi di Legal Tech, di Cyber Security e di Compliance, ambiti fortemente connessi l’uno all’altro e decisamente sfidanti.


Compliance Specialist SpazioDati
Appassionato #CivicHackingIT


Trento