During April I’ve written an article for Nodalities ( the magazine on semantic web and linked data made by Talis Corporation ), the topic was the story of Open Data movement in Italy and how we are looking for more support from international context. We were worried about “Save the Data Campaign”. Here the article:

**[Open Data in Italy - Nodalities Issue 14](http://www.slideshare.net/dagoneye/open-data-in-italy-nodalities-issue-14 "Open Data in Italy - Nodalities Issue 14")**
View more [documents](http://www.slideshare.net/) from [Matteo Brunati](http://www.slideshare.net/dagoneye)
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Come qualcuno ha detto, noi italiani abbiamo fatto ponte il 2 giugno, ed invece il mondo del search sta riscrivendo il futuro della ricerca, partendo da basi interessanti.
I tre colossi dei motori, Google, Bing e Yahoo, hanno lanciato il progetto Schema.org:
-> Schema.org

Peccato che in Italia pochi abbiano visto la reale sinergia di quello che sta accadendo, e la maggior parte dei post sul tema siano semplici rilanci stampa del comunicato principale. ( Tranne per Guido Vetere che bacchetta gli autori di schema.org perchè forse così è stata definita un minimo di ontologia o schema globale, che tanto si diceva di non voler fare eh eh )
Da apprezzare Mauro Lupi, che sprona ad approfondire la questione, anche dal lato SEO, ed Il Post, che pone la questione all’attenzione di un pubblico più vasto del circolo tecnico. E che cita il fatto che, l’ultima volta che abbiamo avuto un accordo cross motori di ricerca, è stata la volta della creazione delle sitemap.xml, nel 2006. Una maniera condivisa di segnalare ai motori tutti i percorsi URL presenti nei nostri siti, che tanto ci facilitano oggi.
Un elemento non scontato. quindi quello dell’accordo tra motori.

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Dicembre, gennaio, febbraio e marzo: siamo ad aprile, e la domanda è: non ho scritto più nulla qui in queste pagine. Due motivazioni principali:

  • momento di riflessione personale, di rifocalizzazione sulle molte attività in essere in piedi oltre al lavoro primario, assieme anche ad una riflessione sulla dimensione social in quanto tale. Ovvero, il tempo ha sempre più valore, ed avevo deciso di diminuire il flusso. Nessuna particolare motivazione, ogni tanto fa bene ricaricarsi e ricalibrarsi. In più la vita da soli prevede lavori diversi, da casalingo .)
  • attività in essere ufficiali, oltre a quelle del lavoro primario, onerose e che mi impegnano tanto da non poter dedicare altro tempo al blog o ad una creazione di contenuti un minimo coerente. Almeno fino ad ora.
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Matteo Brunati

Attivista Open Data prima, studioso di Civic Hacking e dell’importanza del ruolo delle comunità in seguito, vengo dalle scienze dell’informazione, dove ho scoperto il Software libero e l’Open Source, il Semantic Web e la filosofia che guida lo sviluppo degli standard del World Wide Web e ne sono rimasto affascinato.
Il lavoro (dal 2018 in poi) mi ha portato ad occuparmi di Legal Tech, di Cyber Security e di Compliance, ambiti fortemente connessi l’uno all’altro e decisamente sfidanti.


Compliance Specialist SpazioDati
Appassionato #CivicHackingIT


Trento