Ritrovarsi nelle parole di due personalita’ che ammiro e leggo molto spesso e’ gratificante: ma non per questo mi rende felice, data la situazione…

Solo mi rende contento del fatto che, pur tenendo alta l’attenzione verso le novita’ del Web, e del Semantic Web… capisco, come molti altri, la necessita’ di addentrarsi ancora di piu’ in altri temi che pregiudicano la nostra vita, e che non possiamo piu’ ignorare…

Energia, sviluppo sostenibile e la consapevolezza che non possiamo piu’ vivere molto in questo sistema…

Siamo stupidi per non appassionarci invece tutti insieme al problema: e proprio qui si inserisce lo scritto di Giovanni Sartori e il commento ancora piu’ illuminante di Gandalf:
-> La stupidità sta crescendo?

Non cito nessuna riga per non decontestualizzarla: leggetelo, e’ breve…
Ma incisivo…

Attualmente due questioni ritengo fondamentali:

  • il discorso della Net Neutrality
  • il discorso sulla questione energetica e sulla trasparenza dell’informazione su di essa, dilemma principale dei prossimi anni, che tocchera’ ciascuno di noi
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[ filone netneutrality ]

Aggiungo una risorsa alla discussione, che molti hanno letto e forse dimenticato…
-> World of Ends

Molto altro ci sarebbe da dire: io consiglio caldamente la lettura di due volumi fantastici che non ho ancora completato…
Ma che fanno luce e chiarezza su cosa abbiamo oggi grazie a 30 anni di ricerca e innovazione e cosa stiamo perdendo, perche’ inconsapevoli…
-> Il futuro delle idee - gia’ citato, lo so…
-> Liberta’ di software, hardware e conoscenza

Per quanto riguarda il primo, oltre a quello che avevo gia’ detto, e’ molto bello questo estratto:
-> LIBERA CREATIVITA’ IN LIBERA INTERNET Perchè Internet è un commons ed è importante che continui ad esserlo: l’allarme lanciato da Lessig nel suo “Il futuro delle idee”

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[ crosspost su VoIT ]

Il creatore del Web lancia un appello per chiarire un paio di aspetti che negli USA sembrano non molto chiari…

E che come succede anche in Italia, i media generalisti fanno fatica a rendere chiari ( anche per influenze esterne )…

-> Net Neutrality: This is serious

When I invented the Web, I didn’t have to ask anyone’s permission. Now, hundreds of millions of people are using it freely. I am worried that that is going end in the USA.
[…]
Net neutrality is this:

_If I pay to connect to the Net with a certain quality of service, and you pay to connect with that or greater quality of service, then we can communicate at that level.
_
That’s all. Its up to the ISPs to make sure they interoperate so that that happens.

Net Neutrality is NOT asking for the internet for free.

Net Neutrality is NOT saying that one shouldn’t pay more money for high quality of service. We always have, and we always will.

Condivido appieno quanto viene detto, e spero che queste brevi frasi possano circolare il maggiormente possibile, per non lasciare spazio a dubbi e menzogne…

E speriamo bene…

Let’s see whether the United States is capable as acting according to its important values, or whether it is, as so many people are saying, run by the misguided short-term interested of large corporations.

Potremmo perdere una grossa opportunita’ per l’umanita’ intera…
Facciamo girare queste piccole informazioni, la liberta’ che abbiamo oggi non bisogna mai darla per scontata…

Un appello per Kurai, il caro Beppe Caravita, Mantellini, Dot-Coma, Riffraff, Alberto, Giovy, Fullo, Luca De Biase, Alessandro Longo, Giuseppe Granieri,
Beppe Grillo, Stefano, e via cosi’…

Tutti sotto il tag netneutrality

AGGIORNAMENTO: anche Danny ne parla, e cita un passaggio che ho dimenticato, e che risulta ancora piu’ incisivo ( soprattutto per la vita di oggi ):

Democracy depends on freedom of speech. Freedom of connection, with any application, to any party, is the fundamental social basis of the Internet, and, now, the society based on it.

[ post dedicati alla questione, per chi li ha persi, dal piu’ datato al piu’ recente ]
-> MUST: Net neutrality e Telecom Italia…
-> Qualche libro…e riflessione: Internet, freedom…
-> Un paio di PDF da leggere…

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Matteo Brunati

Attivista Open Data prima, studioso di Civic Hacking e dell’importanza del ruolo delle comunità in seguito, vengo dalle scienze dell’informazione, dove ho scoperto il Software libero e l’Open Source, il Semantic Web e la filosofia che guida lo sviluppo degli standard del World Wide Web e ne sono rimasto affascinato.
Il lavoro (dal 2018 in poi) mi ha portato ad occuparmi di Legal Tech, di Cyber Security e di Compliance, ambiti fortemente connessi l’uno all’altro e decisamente sfidanti.


Compliance Specialist SpazioDati
Appassionato #CivicHackingIT


Trento